Il giorno 08/10/2019 alle ore 10:00 le classi: 2^A, 2^B; 2^C sono state coinvolte nella realizzazione della vendemmia, con la gentile collaborazione dell'agronomo dott. Vittorio Guido.L'attività è stata preceduta da una interessante presentazione dell'argomento, prima del passaggio all'atto pratico, cioè la vendemmia.Il protagonista principale l'uva, frutto prelibato, caratteristico della nostra zona, insieme di tanti chicchi, detti acini, di colore violetto o dorato.I rami della vite si chiamano tralci e le foglie pampini. Sul tralcio ci sono diversi viticci, prolungamenti fini e lunghi che servono alla vite per aggrapparsi ai sostegni. La pianta da cui si raccoglie l'uva si chiama vite.Quando l'uva raggiunge la piena maturazione, va RACCOLTA, nei secchi o nelle vaschette di plastica. Tanto tempo fa la PIGIATURA si faceva con i piedi, fino a far uscire tutto il succo, chiamato vinaccia. Oggi vengono utilizzate delle macchine che velocizzano il processo.Per spremere meglio l'uva si usa uno strumento meccanico detto torchio, costituito da una vite centrale molto lunga; girando la parte superiore detta chiocciola essa si abbassa, premendo e schiacciando la vinaccia, fino a far uscire tutto il mosto.Il mosto si versa in un contenitore di vetro che può essere una bottiglia o una damigiana. Il mosto, si lascia FERMENTARE in un luogo aerato a contenitore aperto.Sulla superficie si formano tante bollicine. Se si prende una goccia di mosto e si osserva al microscopio, si vedono tanti piccolissimi organismi in continuo movimento. Questi organismi microscopici, non visibili ad occhio nudo si chiamano SACCAROMICETI. Sono organismi viventi che si nutrono dello zucchero contenuto nel mosto, lo trasformano in alcool, liberando anidride carbonica, gas tossico. I saccaromiceti sono sempre al lavoro; questo lavoro determina la fermentazione.Il processo, emette gas nocivi, per cui il luogo deve essere aerato, in modo da favorire il ricambio dell'aria.Dopo circa un mese si chiude il contenitore.Quando arriva metà novembre il mosto è diventato VINO.Nella seconda parte dell'attività i bambini hanno toccato i grappoli, sgranato qualche chicco ed osservato una semplice pigiatura con un piccolo torchio messo a disposizione...la fuoriuscita della vinaccia o mosto, li ha tanto entusiasmati!!!
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