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Le favole di Esopo protagoniste della Manifestazione di fine anno scolastico delle scuole secondarie di primo grado di Aiello Calabro e di Cleto.

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L’idea di mettere in scena le favole di Esopo nasce dalla convinzione che esse abbiano una forte valenza educativa e didattica. Nella loro struttura elementare riflettono infatti spaccati di vita reale atti ad insegnare comportamenti corretti e a riconoscere ed accettare le regole che dovrebbero guidare e determinare l’agire umano. Abbiamo cosi realizzato, attraverso attività laboratoriali, la sceneggiatura di dieci favole:

 

Il lupo sazio e la pecora

La volpe e il cane

Il leone che ebbe paura di un topo e la volpe

I tre buoi e il leone

Il cinghiale e la volpe

Il padre e le figlie

La volpe e il becco

L’ asino e il cane che viaggiavano insieme

L’ uccellino e il pipistrello

La scimmia e il cammello

 

Indubbiamente l’attività teatrale costituisce uno strumento privilegiato all’interno del processo educativo perché, non solo facilita l’approccio del docente con gli alunni, quanto, attraverso le emozioni, predispone meglio all’apprendimento.

   Tra maschere e semplici elementi scenografici abbiamo portato sul palco i personaggi delle favole menzionate, per lo più animali, portatori di vizi e virtù umane. Abbiamo tratto la morale da ciascuna favola, estrapolandone una parola chiave che è stata associata ad un brano musicale in tema.

   Gli alunni si sono divertiti ad interpretare i vari personaggi studiando con impegno e serietà i ruoli e svolgendo con precisione i compiti loro affidati.

   Il Progetto ha offerto molteplici opportunità operative e formative promuovendo la socializzazione, l’inclusione, il confronto oltre all’ utilizzo delle tecniche espressive proprie dell’ arte teatrale. Gli alunni sono divenuti così protagonisti di fatti ed accadimenti lontani nel tempo ma anche estremamente attuali per le tematiche trattate.

   Il contesto rilassante e divertente ha consentito a tutti, anche ai più timidi, di mettersi in gioco superando brillantemente insicurezze e difficoltà. A riprova dell’alto valore educativo delle favole e della valenza educativa delle stesse, sul finire del XVII secolo, il re Luigi XIV fece realizzare in un labirinto alla Reggia di Versailles trentanove fontane con statue rappresentanti proprio alcune delle favole di Esopo.

 

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