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L’Istituto Comprensivo Campora San Giovanni-Aiello Calabro è la prima scuola che sperimenta un approccio di tipo STEAM, l’acronimo di Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica, quindi un approccio interdisciplinare nato negli Stati Uniti negli anni 2000.

 

 

 

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Il percorso STEAM è stato sperimentato in occasione dell’espletamento del modulo “L’italiano nella scuola che cambia” dall’esperto esterno, Prof. Francesco De Pascale, con la collaborazione della tutor, maestra Rosa Caruso e della figura aggiuntiva, la maestra Maria Li Vigni.

La Dirigente, Prof.ssa Caterina Policicchio ha mostrato grande soddisfazione verso questo progetto “che apre le porte della scuola al mondo della ricerca e dell’interdisciplinarità, fondamentale per la crescita culturale ed educativa dei bambini. Un approccio multidisciplinare di tipo STEAM, infatti, mette i bambini nelle condizioni di vivere in armonia e di saper affrontare, con maggiore sicurezza e capacità, le sfide di un mondo in continua evoluzione”. In tale approccio, gli studenti sono stati incoraggiati ad assumere un atteggiamento sistematico e sperimentale, oltre che a ricorrere all’immaginazione e a fare nuovi collegamenti tra le idee nel contesto di più discipline.

L’esperto, inoltre, ha dedicato diverse lezioni al concetto di resilienza, svolgendo degli esercizi utili a stabilire ed a consolidare relazioni positive con l’altro, a sviluppare delle capacità sia nella ricerca di supporto, sia nell’offrire aiuto, ad imparare a fidarsi e a prendersi cura degli altri. In un bambino la resilienza può essere intesa come la capacità di superare le difficoltà della vita, le situazioni traumatiche e di stress. Molti valori, azioni e comportamenti sono associati con la resilienza e uno di loro è una visione positiva di sé e la fiducia nei punti di forza e nelle abilità di ciascuno.

L’approccio adottato, pertanto, è di tipo interdisciplinare e rappresenta una strada che la scuola dovrà percorrere per cercare di comprendere le numerose sfide della complessità del mondo contemporaneo.

Tra i temi affrontati che riguardano le sfide della scuola del futuro vi è la multiculturalità. Su questo argomento i bambini hanno elaborato un cartellone intelligente, riportando attraverso immagini e poesie i valori dell’uguaglianza sociale e dell’integrazione delle culture differenti.

Un’altra sfida importante su cui la scuola dovrà misurarsi ed affrontata durante il progetto è l’uso delle nuove tecnologie per migliorare l’apprendimento. I bambini, infatti, hanno svolto degli esercizi tramite dei giochi interattivi di apprendimento dell’italiano, usando il PC.

Un’altra sfida della scuola del futuro, discussa con i bambini durante il progetto, è la sicurezza delle scuole e degli alunni. Non è un caso, infatti, che l’esperto abbia ritenuto utile illustrare agli allievi i comportamenti corretti da adottare in caso di terremoto o maremoto, partendo anche dal valore educativo della fiaba (“I tre porcellini” di Joseph Jacobs).

Questi temi che rappresentano le sfide della scuola del futuro si sono intrecciati nella rete dell’approccio interdisciplinare STEAM, utilizzando sempre gli strumenti e le categorie della lingua italiana; si è parlato di terremoti e di vulnerabilità delle case, argomenti che riguardano le scienze della terra e l’ingegneria, partendo da una fiaba; si è discusso di multiculturalità, partendo da due suggestive poesie, “L’uomo che ti somiglia” di René Philombe e “Io cittadino del mondo” (Graffito Munich) e da alcune immagini significative di Mary Marsland e del fotoreporter umanista Sebastião Salgado. Sono state utilizzate le nuove tecnologie multimediali per insegnare la grammatica e l’ortografia ai bimbi; sono stati svolti degli esercizi sulla resilienza, utilizzando anche il testo descrittivo. In conclusione sono stati elaborati due cartelloni molto significativi sulla multiculturalità, la resilienza e l’approccio STEAM che testimoniano il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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