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Un anno da favola per la scuola secondaria di I grado di Cleto.

 

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Il 9 giugno 2017 si è tenuta la rappresentazione  di fine anno dei ragazzi della scuola media di Cleto intitolata “C’era una volta…oggi come ieri”, nella piazza principale del paese a degna conclusione di un anno che si è presentato pieno di soddisfazioni e molto impegnativo.

In un mondo in cui molti valori crollano, le iniziative sbiadiscono e le persone sembrano disinteressarsi sempre di più le une alle altre, questi giovani hanno compiuto, nel loro piccolo, una rivoluzione. Forti dei loro princìpi, consci della beltà che li circonda grazie all’aver avuto la possibilità di toccare con mano quanto avevano potuto solo vedere o leggere sui libri visitando luoghi spettacolari e ricchi di storia e cultura, si  sono distinti in ogni circostanza. Nessun ostacolo ha potuto impedirgli di raggiungere i loro obiettivi. L’amore per il proprio paese e la maturità raggiunta hanno permesso loro di prendere parte a iniziative degne di nota. Così, Natale ha significato “Presepe vivente”, per vivere insieme quella magia di luci e calore umano che solo quel periodo dell’anno può donare. Carnevale ha dato luogo a una sfilata di colori, allegria e gioia  di vivere. Viaggiare ha significato socializzare con posti e culture diverse.

 Quante soddisfazioni sono arrivate nel corso dell’anno! Non è cosa da poco vincere un concorso di promozione della raccolta differenziata, perché l’ambiente è la nostra risorsa principale e questo i nostri ragazzi lo sanno bene.

Perché non concludere questo meraviglioso anno scolastico con qualcosa di originale, alternativo, che sia al tempo stesso denuncia sociale, promulgazione di valori ed esempio di sana socializzazione e di rispetto per se stessi e per gli altri? Così è nato “C’era una volta…oggi come ieri”. Perché le favole, che lo si voglia oppure no, accompagnano la vita di ognuno di noi. Ci sono state raccontate quando eravamo piccoli e da grandi siamo noi a raccontarle. Pinocchio, Biancaneve e Cappuccetto Rosso, che dei personaggi originari in questo racconto conservano solo le complesse caratteristiche psicologiche, si incontrano e scontrano con i loro problemi in un mondo, quello attuale, che conserva ben poco dell’impianto favolistico originario, ma che è altrettanto degno di essere vissuto nel migliore dei modi. Allora decidono, guidati dalla personificazione della Coscienza, di compiere la scelta giusta. Un mondo molto difficile, ma che resta pur sempre una tela bianca che attende di essere dipinta e noi i pittori con in mano la tavolozza e i colori che servono per renderla un’opera d’arte. La morale? Tocca a noi scegliere, consci degli ostacoli che si possono incontrare, ma tuttavia perseveranti verso ciò che è giusto e buono. Questo sono stati capaci di trasmettere i ragazzi che con la loro spontaneità e, a onor del vero, grandi capacità nella recitazione, hanno espresso la loro voglia di cambiare le cose e ottenere un mondo migliore. Toccante il finale, con i palloncini color del cielo che si perdevano in esso e con esso si confondevano che ha riempito il cuore di emozione e speranza e ha fatto pensare che, nonostante i problemi e le negatività, “Il cielo è sempre più blu”.

 

 

                                                                                                                                   Prof.ssa Monica De Cicco

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