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Si allega presentazione dell'elaborato e tema dell'alunna

 

Non esiste cosa più difficile di trasmettere agli altri ciò che si ha dentro. Per alcuni lo è più che per altri. Ma quando questi ultimi trovano il mezzo per comunicare se stessi, quale esplosione di colori e vivacità di emozioni ne scaturisce. Che si abbiano dieci o cento anni, non importa. L’importante è che ognuno di noi ha la fortuna di possedere un mondo interiore che deve essere rispettato e condiviso.

 

Tutti i mestieri sono difficili. Insegnare è uno dei più complicati che esistano. Spesso è necessario trovare un compromesso, un punto di aggancio tra due mondi che spesso vengono visti quasi in contrapposizione ma che in realtà hanno in comune più di quanto si possa immaginare. A volte quello che serve è aprire il proprio cuore e la propria mente e lasciare che il cuore e la mente degli altri vi entrino. È relativamente semplice apprendere delle nozioni ed esporle; la cosa difficile è comprenderle e attuarle nel modo giusto. Ciò può avvenire solo quando una giovane mente decide di mettersi in gioco. Solo in questo caso troverà la giusta ispirazione per esprimere se stessa. E la giusta ispirazione può venire anche da cose semplici, addirittura da oggetti comuni. L’essenziale è metterci la mente e il cuore. Questo è quello che ha fatto una giovane ragazza speciale, Elisa Zimbaro, alunna della I B della Scuola Secondaria di I grado di Cleto, che con la sua semplicità e la sua voglia di imparare e mettere in pratica quanto appreso, dopo aver fatto sue le nozioni apprese in classe, traendo ispirazione da una semplice penna blu che ha quasi terminato il suo inchiostro, ha creato in classe e di getto un racconto in cui è riuscita a mettere tutta se stessa. Leggendo il suo scritto si entra a far parte del piccolo scorcio di mondo che in esso viene descritto, si riesce a immedesimarsi e a dare sfogo alla propria immaginazione. Vi si possono trovare pienezza sentimentale ed emotiva e un lessico ricco e capace di creare nel cuore di chi legge sensazioni di speranza e felicità. Quello che questa giovane e vivace mente è riuscita a fare è stato mettere in comunicazione per un momento due mondi, quello degli adulti e quello degli adolescenti, attraverso un racconto semplice e intenso.

Prof.ssa De Cicco Monica