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Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, particolarmente per chi presenta difficoltà nella gestione delle emozioni, è parte integrante del benessere e dello sviluppo psicofisico degli alunni. Nel nostro progetto, svolto in collaborazione con l’ educatore professionale nonché arteterapeuta specializzato, Longo Mariarita, ha dimostrato come, attraverso laboratori esperienziali e l’utilizzo di diverse tecniche di apprendimento, gli alunni siano stati motivati a superare il disagio emotivo espresso ad inizio anno. Nella formazione della scuola primaria la narrazione e l’immaginazione fiabesca giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nello sviluppo dell’intelligenza emotiva. Per questo abbiamo utilizzato la tecnica della fiabazione come attività terapeutica all’interno dei laboratori tenuti sia in classe che a distanza.

Grazie all’utilizzo della metafora del dualismo protagonista/antagonista - buono/cattivo i bambini sono stati in grado di sviluppare quell’alfabetizzazione emozionale necessaria allo sviluppo empatico. In particolare è stato chiesto agli alunni di creare e inventare storie in modo da potersi immedesimare con le vicende dei personaggi presentati.

Il lavoro si è svolto in un tre fasi. La prima fase prevede, attraverso l’utilizzo della piattaforma adottata dalla scuola per le video lezioni, l’ascolto del racconto a tema sul Covid-19 (meglio noto come Coronavirus) raffigurato come un Re che prepotentemente è entrato a far parte nella vita di noi tutti. Questo è l’incipit fiabesco che dà il via alla seconda fase, nella quale gli alunni hanno creato la loro personalissima storia facendone un potente strumento di apprendimento. La terza e ultima fase si occupa di tradurre il linguaggio metaforico presentato dagli alunni in contenuto disciplinare, diventando strumento per lo sviluppo armonico della personalità.

Nelle varie fasi di costruzione del racconto insieme ai bambini, sono state utilizzate diverse tecniche di lavoro, come il cooperative learning e il brain storming, per far crescere negli alunni il supporto tra pari e la vicinanza emotiva al fine di imparare a comunicare con empatia.

Essendo la cooperazione degli alunni un elemento essenziale nella didattica, è importante per loro saper conoscere le proprie emozioni per far sì che siano in grado di riconoscerle negli altri, facilitando relazioni positive con gli altri, alla base dello sviluppo dell’apprendimento.

Lo scopo primario del laboratorio è stato, quindi, quello di facilitare lo sviluppo dell’empatia. In questo, la didattica a distanza ha permesso, infatti, all’alunno emotivamente più intelligente di sviluppare una forte resilienza e a quello con più difficoltà di aprirsi maggiormente. Da qui il ruolo dell’esperto che, spingendo sull’emisfero della creatività, dell’adattamento e del pensiero divergente, ha fatto sì che gli alunni mantenessero l’attenzione viva sul progetto.

Non è solo grazie all’intelligenza cognitiva, anzi è soprattutto grazie all’intelligenza emotiva che, rendendo i bambini coscienti di se stessi gli permette di affrontare questo intenso momento storico che viviamo, permettendoli di relazionarsi con gli altri e di stabilire all’interno dell’aula un clima più positivo.

Se i bambini capiscono le proprie risorse emotive riescono a sviluppare la capacità di resilienza che permette a tutti gli alunni della classe di agganciarsi alla didattica a distanza e quindi ai lavori proposti.

 

 

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