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Visita a Tiriolo e Vibo classi 4 e 5 di Campora

 

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Tiriolo è un paesino abitato da poche anime che sorge su una rocca della Sila Piccola in provincia di Catanzaro. Dalla sommità della rocca e da tutto il centro storico si può ammirare uno dei più ricchi panorami: verso sud est Catanzaro e le spiagge ioniche, a sud le Serre, Pizzo Calabro e la costa fino alle coste della Sicilia settentrionale, abbracciando il mar Tirreno con le isole Eolie, con Stromboli in evidenza con il suo pennacchio, mentre a nord si possono ammirare le pinete della Sila Piccola.

 

Questo è tutto ciò che sapevano gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria di Campora fino al 10 maggio. Dopo il viaggio di istruzione, invece, siamo in grado di dirvi molto di più… eccome! La nostra è stata una meravigliosa scoperta . Della Calabria sapevamo che era stata abitata fin dal Paleolitico, che i Greci sbarcarono in massa sulle coste e fondarono numerose colonie che divennero talmente potenti da meritare l’appellativo di Magna Grecia,  sapevamo delle conquiste romane, dei Bizantini, dei Normanni, degli Angioini, degli Spagnoli, dei Borboni  e di Garibaldi ecc... Ma che a Tiriolo  si fosse fermato Ulisse….questo proprio no! Infatti uno dei principali monumenti di Tiriolo è la statua di “Ulisse Bifronte” posta in piazza Italia, opera dello scultore Maurizio Carnevali di Lamezia Terme. La nostra guida Dott. Luigi Puccio ci ha accompagnati in un bellissimo viaggio della mitologia? o storia?  di Tiriolo!  Ma andiamo con ordine. La mattinata è iniziata con la visita nelle botteghe artigianali tipiche del paese. I bambini hanno acquistato souvenir e scattato qualche selfie. Normale amministrazione direte. Dopodiché  ci siamo diretti al Museo dove abbiamo avuto il piacere di incontrare gli archeologi che ci hanno accompagnato in un laboratorio. Divisi in piccoli gruppi,  avuto qualche spiegazione, i bambini sono diventati dei veri e propri  PICCOLI ARCHEOLOGI. Hanno scavato, trovato, pulito e catalogato reperti archeologici proprio come si fa nella realtà. I bambini erano talmente affascinati da questa attività che per un tempo abbastanza lungo hanno dimenticato i loro cellulari nello zaino e “archiviato  chat e selfie”. Finita l ‘attività laboratoriale, abbiamo visitato il museo del costume tradizionale calabrese, dove abbiamo potuto ammirare raffinatezze di pizzi, di seta damascata, di velluto e di cotone. Dopo una breve merenda, ci siamo spostati nelle sale dell’Antiquarium. Ad aspettarci ancora la nostra guida che ci ha spiegato nei minimi particolari “ Il monumento di Ulisse” che presenta diversi personaggi . Il primo, alla sinistra di chi guarda, raffigura Bacco, scolpito col calice in mano: la sua presenza è motivata dal ritrovamento a Tiriolo della tavola di bronzo del 186 a.C. riportante il testo del Senato-Consulto sui Baccanali, con cui i Senatori Romani proibivano i culti dionisiaci nell’agro teurano. Il rinvenimento della tavola è un elemento che sancisce un passaggio, seppur poco diretto, dalla leggenda del passaggio di Ulisse alla Storia. Non è storicamente provato che ai tempi della distruzione di Troia (presumibilmente 1200 A.C.) a Tiriolo esistesse già un centro protostorico, ma è assodato che la popolazione, almeno fino al 186 A.C., avesse una chiara influenza delle tradizioni greche.  In una conca a forma di nave, con sulla prua una testa d’uccello, si snodano altre due figure: una femminile, Nausicaa / Venere, ben evidenziata dal volto fino al seno, sdraiata sul fianco sinistro col braccio destro elevato e ritornante sul capo, l’altra, Marte, col volto nascosto, addossata alla roccia nell’atto di impugnare la spada. L’immagine del dio della guerra è l’ultima dell’altorilievo, volutamente poco evidenziata nel contesto dell’opera e quasi non visibile guardando il solo prospetto. Ulisse, invece, eretto, occupa la posizione centrale, coincidente con l’albero della nave, che costituisce il contenitore figurativo dei personaggi. Dopo aver ascoltato affascinati e rapiti dal racconto della guida, abbiamo visitato le sale del museo ricco di reperti delle diverse epoche storiche e infine “La Tomba Monumentale Brettia”, tomba a camera ed  unico esempio di tomba monumentale di notevole pregio architettonico attestato a Tiriolo.  Allora sapevate che Tiriolo ospitò  Ulisse naufrago sulle coste lametine ? Si proprio lui, l’eroe acheo descritto da Omero nell’Odissea che lo ha come protagonista e che da lui prende il nome. Noi , l’abbiamo appreso grazie a questo meraviglioso viaggio d’istruzione e ringraziamo  il Professore Antonio Cosentino e la nostra Dirigente prof.ssa Caterina Policicchio per aver sostenuto il PROGETTO MUSEUM CHILDREEN EBOOK e permesso questo  fantastico viaggio nei musei.