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VISITA GUIDATA ALL’AMARELLI DI ROSSANO E DEL CASTELLO DUCALE DI CORIGLIANO

 All'interno del PTOF del nostro Istituto una delle attività che viene offerta agli studenti sono i Viaggi d'Istruzione e le Visite Guidate che possono essere proposte dalla Funzione Strumentale predisposta a tali attività o dai docenti delle diverse classi. Le attività "fuori classe”, diventano per lo studente momento di crescita personale, condividendo con i suoi compagni e i suoi insegnanti quella che è non solo un'esperienza scolastica ma anche di vita.

 

Il Viaggio d'Istruzione e la Visita Guidata hanno effettivamente come fine principale l'arricchimento culturale dei ragazzi che vengono accompagnati e guidati alla scoperta di luoghi nuovi , culture diverse e messi a contatto con espressioni artistiche di periodi e autori differenti ; ma di non minore importanza è la ricaduta che un'esperienza di questo tipo può avere dal punto di vista formativo. Lo studente, infatti, grazie al supporto dell'insegnante e delle guide che lo accompagnano nel viaggio di scoperta , viene portato a sviluppare quelle competenze che sono oggi indicate come strumenti fondamentali da raggiungere a livello multidisciplinare alla fine del percorso scolastico.
Proprio perché crediamo nella grande valenza di questo tipo di esperienza , il nostro Istituto organizza tutti gli anni Viaggi d'Istruzione e Visite Guidate che sono organizzati in maniera dettagliata ed accurata, tenendo conto della progettazione didattica delle diverse classi e delle richieste specifiche degli insegnanti.

Quest’anno i ragazzi delle classi quarte della scuola primaria di Campora San Giovanni, in data 26 Aprile, hanno visitato il Museo “Giorgio Amarelli” ,  osservato il ciclo produttivo dalla radice alla liquirizia  e visitato  il castello della città di Corigliano.

Il piccolo Museo racconta la storia di questo prodotto, attraverso gli oggetti ed i documenti del passato. Attrezzi agricoli, abiti da donna, uomo e bambino per sottolineare la connotazione familiare dell’impresa, macchine rudimentali per la lavorazione della liquirizia, reperti archivistici ed etichette d’epoca (documenti che testimoniano la commercializzazione della liquirizia sin dal 1500). Nella galleria centrale è possibile osservare il ciclo dell'antico sistema di produzione, dalle balle di radice agli utensili manuali, fino ai primi macchinari a vapore, rappresentati da un singolare "prototipo" di un grande "bollitore" destinato a sostituire le enormi caldaie alimentate dal fuoco a legna. E non mancano i "punti vendita" del tempo, la fedele riproduzione di un ufficio amministrativo da cui si spediva la merce in ogni parte del mondo, le ormai preziose "scatolette" che farebbero la gioia di tanti collezionisti
La struttura, non è solo un museo di famiglia ma  vuole "raccontare" la storia di un'attività economica che ebbe grande consistenza nell'economia tardo aragonese, come in quella borbonica e postunitaria. Ed in questo intento riesce benissimo. Non solo per la documentazione presente, ma per il modo veramente sapiente con cui ogni singolo oggetto delle varie raccolte è stato sistemato
Per tutto questo la “Amarelli” fabbrica di liquirizia di Rossano Scalo ha ricevuto nel 2001 il Premio “Guggenheim impresa & cultura - Il Sole 24-Ore”, per la migliore azienda debuttante in ambito culturale, assegnato con la seguente motivazione: “Parte integrante di un progetto di riqualificazione funzionale, logistica e produttiva, il Museo della liquirizia Giorgio Amarelli comunica la filosofia della piccola e antichissima azienda calabrese, che vede nella progettualità familiare la manifestazione più autentica della sua identità. Attraverso il Museo, Amarelli racconta una storia d’impresa unica e singolare e trasmette i propri valori e la propria immagine di qualità”.

Dopo la pausa pranzo , siamo partiti alla volta del centro storico e  del castello Ducale di Corigliano, ed ecco che ci siamo imbattuti nuovamente in una meravigliosa scoperta.

Il centro è caratterizzato dalla presenza di un gran numero di edifici religiosi e di palazzetti civili . Con l’aiuto della guida, armati da tanto entusiamo , voglia di conoscere e scoprire nuovi posti, ci siamo imbattuti nelle viuzze della città e visitato: la    Chiesa di Sant’Antonio;  Via Roma; Ponte Canale;  Piazza del Popolo; Scalilla/chiesa santa Chiara; Chiesa della Riforma;Teatro Valente; Porta Librandi .;Palazzo Castriota; Chiesa santa Maria; Piazza Guido Compagna e infine il Castello.  Sorto come fortezza militare nel 1073, il castello Ducale si presenta come un  imponente maniero posto a dominio della piana sibarita e  custodisce reperti e testimonianze appartenenti al periodo compreso tra il basso medioevo e il rinascimento. In particolare, tra l’altro, celebri sono la Torre Mastio, il Salone degli Specchi del Perricci e la Cappella di Sant’Agostino con il Trittico del Morelli, testimonianze dei più alti vertici dell’arte. Situato sul Colle Serratore, si erge maestoso sul centro storico della città e rappresenta, per quest’ultima, un inestimabile valore artistico e culturale.  Di certo, la visita al Castello e alle sue pertinenze è stata un’esperienza di grande valore  formativo    in quanto foriera di arricchimento culturale e storico.

Stanchi ma soddisfatti, puntuali alle 19.30, si parte per il rientro a casa. Sul pullman non si fa altro che parlare delle meravigliose stanze del castello, di come doveva essere  la vita dei ricchi baroni in quel periodo, una vita agiata, con tanti comfort. Le ragazzine immaginano di essere ricche baronesse che indossano  vestiti ampi con pizzi e merletti. I ragazzini, invece, soldati vittoriosi che rientrano al castello dopo una lunga battaglia con il nemico. E mentre si gioca con l’immaginazione, qualcuno si assopisce , felice di aver trascorso una bellissima giornata fuori porta.

 Chissà se i sogni diventeranno realtà!